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COME LE STROPE-Presentazione del libro a Ceregnano.

CEREGNANO-(RO)-L’Associazione Italia Nostra sezione di Rovigo promuove una rassegna di incontri con l’autore.

Sono organizzate nei prossimi mesi delle presentazioni di libri, che con i loro contenuti sottolineano particolarmente l’attività di difesa e tutela dell’ambiente e del paesaggio e dei beni architettonici. Il primo appuntamento è stato programmato per Venerdì 26 Gennaio 2024 alle ore 20.30 presso la sala polivalente di Ceregnano (RO). Silvia Vanini presenterà gli autori del libro “Come le stròpe” storie di ambientalismo nel Veneto e nella bassa padovana a cura di Francesco Miazzi. Dallo stop alle cave, alla difesa del Parco dei Colli Euganei, scrittori, giornalisti e attivisti hanno dato in questo dossier il loro contributo come autori.

Quasi 50 anni di battaglie ambientaliste nel Veneto, in particolare nella bassa padovana. La lotta per la chiusura delle cave inizia a fine degli anni 60 ed è il primo esempio probabilmente anche a livello regionale di una grossa mobilitazione che riesce a fermare l’escavazione nei Colli Euganei. Gli autori nel testo analizzino il costo economico e il costo ambientale dovuto al così detto progresso che scorre ma anche parlano di scandali delle infiltrazioni mafiose legate alla presenza di discariche, presenza di inceneritori e arrivano sostanzialmente ai giorni nostri con la difesa del Parco Regionale dei Colli Euganei contro il consumo di suolo, contro le cementificazione, contro la costruzione di nuovi poli logistici e ultima e raccontano anche dei PFAS e della recente avvertenza e conflittualità a Vescovana contro l’impianto a biometano di 6 megawatt. Una coscienza ambientale che si trasmette tra le generazioni e che si vorrebbe passare ai più giovani.

Il libro ha un titolo che può avere più significati “Come le stròpe”. Le “strope” sono, nel dialetto della “bassa padovana”, i rami del salice varietà Salix alba, rami tenaci utilizzati in mille modi dalla tradizione contadina, in realtà sono i rami del “stroparo” detto anche salgaro, che appartiene alla famiglia delle salicaceae, è diffuso nelle nostre terre e può raggiungere un’altezza tra i 3 e 5 metri. Il suo tratto distintivo è la corteccia grigio scura con rami dritti che si innalzano verso il cielo a differenza del caratteristico salice piangente. È un albero sinonimo di legami tra le persone ma soprattutto un albero che svetta sempre verso l’alto. Da sottolineare che non è il salice piangente ma anzi è quell’altro salice che quando viene capitozzato rispunta ancora più forte e tenace, è anche un albero dal quale una volta venivano presi i rami che erano usati come “vescià” per punire chi si comportava male. Il libro si avvale dei contributi di Francesco Jori, Renato Malaman, Gianfranco Bettin, Renzo Mazzaro, Paolo De Marchi, Fulvio Ervas, Gianni Belloni, Giada Zandonà e Francesco Miazzi.

Questa presentazione sicuramente troverà correlazione e somiglianze anche con le battaglie che Italia Nostra sezione di Rovigo e le altre associazioni ambientaliste, la rete dei comitati, il coordinamento NO trivelle e i comitati contro gli impianti di biometano, stanno facendo in provincia di Rovigo. In un territorio come il nostro, dove molto spesso le iniziative politiche non trovando risorse, si indirizzano meglio in programmazioni e progetti che porteranno sicuramente nel tempo danni all’ambiente e al paesaggio e creeranno un impatto dannoso alla popolazione residente, già particolarmente provata per l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno. Per questo per la serata hanno assicurato la loro presenza i responsabili dei coordinamenti, dei comitati e delle associazioni ambientaliste sempre più impegnate in un’azione civica e ambientale volta a difendere il Polesine e la popolazione tutta che vi abita. Alla presentazione di questo libro saranno invitati tutti gli amministratori locali e i rappresentati delle categorie economiche della provincia di Rovigo.

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