Politica

“Casa serena e Polo natatorio-L’amministrazione Gaffeo ha preso in carico due fallimenti delle destre, le responsabilità (politiche e non) sono molto chiare”

ROVIGO-Claudia Biasissi e Paolo Giolo, della Lista ‘Civica per Rovigo – Edoardo Gaffeo Sindaco’, sono intervenuti sui due temi più scottanti della recente vita amministrativa. “Casa Serena e il Polo natatorio hanno una cosa in comune: sono situazioni difficili che nascono dopo che il Comune ha deciso di cedere alcuni immobili propri ad altri soggetti (pubblici o privati) perché questi li gestissero per un uso collettivo a favore della cittadinanza. I risultati prodotti da queste scelte sono sotto gli occhi di tutti: entrambe compiute con la destra alla guida della città.

E’ stato il sindaco Paolo Avezzù, nel 2004, a cedere Casa Serena ad Iras con una convenzione di 99 anni. La Regione Veneto ed il Cda avrebbero dovuto gestire il servizio di assistenza socio sanitaria per anziani ed investire nell’immobile, cosa mai avvenuta. Il Comune – continuano Biasissi e Giolo – aveva solo la facoltà di nominare il Cda, senza però alcun potere su di esso: Iras avrebbe dovuto occuparsi anche della manutenzione sia ordinaria che straordinaria della struttura.

Dopo 20 anni, quali sono i risultati? Iras restituisce un immobile in pessime condizioni, inutilizzabile, con una lunga serie di problematiche – certificate dalla relazione degli uffici – che richiedono ingenti somme per la loro soluzione. Altro che ‘buon affare per il Comune’: si tratta di un danno certo per i cittadini, le cui responsabilità politiche sono chiare ed appartengono ad una classe dirigente che ha compiuto errori. L’amministrazione Gaffeo, al contrario, aveva ideato un accordo di programma che avrebbe coinvolto Ater, Ulss e Regione per riqualificare un edificio cui occorrono oltre 30 milioni di euro: questo piano è stato mandato a monte dall’interno (Presidente del Consiglio e Capigruppo di destra) con la mancata convocazione del consiglio comunale a fine 2022, quando vi erano i pareri favorevoli di tutti gli enti coinvolti. Ed ora la città si trova di nuovo con un problema, con la Regione del Veneto che non cambia la destinazione d’uso socio assistenziale dell’immobile (quando invece nell’accordo di dicembre 2022 era già stato previsto).

Per il Polo natatorio, la storia è molto simile: viene concesso in uso a privati in cambio della costruzione dello stesso nel 2006 e con il Comune che avrebbe dovuto pagare un canone annuo di 300 mila euro a fronte dell’utilizzo di 6.000 ore/corsia per ogni anno. Nei verbali, sia del consiglio comunale che della commissione d’inchiesta, i consiglieri comunali della minoranza di centro sinistra hanno richiesto a gran voce quali garanzie avesse chiesto il Comune in caso si fosse reso necessario il subentro per mala gestione. La risposta? Nessuna garanzia, anzi questo accordo era considerato un affare (un altro!). I Dirigenti amministrativi e i politici di centro destra che siglarono l’accordo avrebbero potuto semplicemente prevedere una fidejussione a carico dei privati, di durata temporale pari all’accordo. Oltre a ciò, delle clausole stringenti per obbligare i gestori ad informare periodicamente l’Ente proprietario sullo stato dell’immobile, con incarichi che individuassero precisi responsabili, compresi i dirigenti: questo è stato detto svariate volte in consiglio comunale dalla minoranza di centro sinistra, ma queste richieste sono rimaste inascoltate. 

Dopo il fallimento del projectfinancing nel 2014 tutto è rimasto nel limbo: c’erano ben 4 pendenze legali con richieste a carico del Comune per complessivi 13.5 milioni di euro (di cui 9.3 stimati come altamente probabili di soccombenza). L’amministrazione Gaffeo è riuscita – a dicembre 2020 – a chiudere la pratica con 5,2 milioni di euro di esborso (in realtà il costo è minore in quanto vi è un immobile ed un terreno che potrà essere inserito nel piano delle alienazioni). Il Comune è così rientrato nelle disponibilità di un immobile ammalorato: è riuscito a reperire i fondi per sistemarlo. Ha iniziato l’iter manutentivo durante il quale, come normalmente avviene, c’è stato un fermo delle attività che serviva però a risolvere i problemi che bloccavano il servizio per la città.

E’ evidente che questi problemi sono stati creati almeno 20 anni fa da una classe politica che adesso cerca di ripresentarsi alle elezioni nonostante abbia generato costi e disservizi per la comunità: negli ultimissimi anni l’amministrazione Gaffeo ha avuto il coraggio e la competenza di affrontare i problemi portandoli – per il bene collettivo – verso la soluzione con tutti i mezzi a disposizione. E anche se l’esperienza è stata interrotta poco prima del traguardo, il lavoro messo in campo continua e continuerà e con esso anche l’emersione delle responsabilità (politiche e non politiche) di ciò che è avvenuto”. Claudia Biasissi e Paolo Giolo-Lista Civica per Rovigo – Edoardo Gaffeo Sindaco.

Commenta tramite Facebook
Condividi con i tuoi amici