Porto ViroSuccede in città

Tra le pieghe del ricordo-“La donna del fiume – 1955/2023”.

PORTO VIRO-(RO)- Maurizio Giovanni Pizzo-Tra le pieghe del ricordo “La donna del fiume – 1955/2023”.
Inaugurazione
. Sabato 16 Settembre 2023 ore 17,00.
In collaborazione con il Circolo del Cinema “Carlo Mazzacurati” Città di Adria- Intervento di Emanuela Finesso.

Laboratorio creativo di Origami a cura di  Rossana Ferrigato.

CA’ CORNERA, stazione di sosta nel Delta del Po Località Ca’ Cornera, 3 – 45014 Porto Viro www.cacorneradeltapo.it

Il  progetto espositivo “Tra le pieghe del ricordo – La donna del fiume 1955/2023 fluisce dalla nostra  passione culturale per il Delta del Po, rientrando nel pieno dei nostri intenti per far emergere quel “Genius loci“, così tanto caro anche ai più grandi registi italiani e non solo. Effettivamente il cinema ha sempre avuto la capacità di cogliere momenti di assoluta identificazione, tanto da non far perdere al singolo spettatore la sensazione che il cinema si rivolga o interpelli proprio lui.

Il Delta Padano nel 1955 divenne protagonista di un film che fu molto amato dagli italiani, era “La donna del fiume” con Sophia Loren. Tutti gli esterni erano stati girati nel Delta del Po. E così il Lido di Volano, Comacchio, i canneti di Pila a Porto Tolle, gli argini di Ca’ Cornera a Contarina, furono immortalati assieme ai cittadini comuni che parteciparono come comparse nella pellicola che di fatto sancì nella figura di Sophia Loren l’icona femminile del Delta del Po. Senza dimenticare il fortunato debutto, con il ruolo di protagonista maschile, del polesano Rik Battaglia.

Come recitano i titoli di testa, “La donna del fiume”, nasce da una prestigiosa compagine culturale di grandi nomi del Novecento italiano: Ennio Flaiano, Alberto Moravia, Giorgio Bassani, Pier Paolo Pasolini, Florestano Vancini e per finire, come regista Mario Soldati. Il film doveva essere l’ennesimo melodramma a fosche tinte più per soddisfare esigenze produttive che per motivi artistici. Tuttavia, l’enfasi populista di alcuni stereotipi: la vergine sedotta e abbandonata, il contrabbandiere, la calunnia, il tradimento, la vendetta e il pentimento finale fanno correre il pensiero ad un certo registro drammatico, tipico del teatro giapponese. E’ proprio da questa riflessione che, noi di Ca’ Cornera, dove il Po si fa cultura“, abbiamo preso spunto, affidando a Maurizio Giovanni Pizzo, maestro nell’arte dell’ Origami, di interpretare nuovamente il racconto del film da noi così amato.

“Origami” è notoriamente l’arte giapponese di piegare la carta per dar vita a nuove forme e Maurizio Giovanni non si è smentito sostituendo personaggi e suggestioni del film trasformando il racconto con la fantastica libertà che il Delta del Po garantisce ad ogni artista. Egli ci regala una parabola completa tra stimoli Pop, colori sgargianti, impegno tecnico ma con tanta poesia.  E’ un’arte che incanta quella di Maurizio Giovanni, rapisce, porta in ragioni inesplorate dell’immaginario. Il termine di artista dell’Origami gli sta stretto: è autore stesso di una nuova lettura interpretativa della storia. Unisce, nei suoi lavori scene da varie angolazioni, si affida ad una spiccata cifra visionaria, l’unica via sicura per accompagnare un percorso tormentato nella sua metamorfosi, verso una nuova vita. Ci piace ricordare una sua folgorante riflessione:“Per ogni piega che facciamo per adattarci al mondo diventiamo altro, solo per fare sognare gli altri.” Gianpaolo Gasparetto Ca’ Cornera, dove il Po si fa cultura Associazione Culturale.

Il Cinema è un’arte, la settima e la più giovane. Ed è un fenomeno sociale, mediatico e culturale tra i più importanti del ‘900. “ Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima” diceva Ingmar Bergman. Mantenere viva la passione per il cinema è la ragione dell’esistenza del Circolo del cinema “Carlo Mazzacurati” di Adria e allacciare stretti rapporti di collaborazione con quanti hanno come obiettivo lo sviluppo culturale del nostro territorio è senza dubbio una delle priorità. Specie se gli operatori culturali guardano al cinema anche come mezzo di studio e ricerca delle proprie radici. Questo progetto “Tra le pieghe del ricordo – La donna del fiume – 1955/2023”, scaturito dalla ormai nota passione degli amici di “Ca’ Cornera” per tutte le espressioni artistiche che concernono il Delta del Po, è la testimonianza della relazione del cinema con altre arti che non sono solo le forme più legittimate e consolidate sul piano estetico: letteratura, teatro, musica, pittura…ma si estende anche a nuove sperimentazioni non meno degne di nota e visivamente affascinanti.    Emanuela Finesso.

 

                                                                                             

                                                                                                             

Commenta tramite Facebook
Condividi con i tuoi amici