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MANI PER CRESCERE-IL Premio Tomeo 2023 approda in città.

LOREO-(RO)-Approda per la prima volta a Loreo il Premio Tomeo, l’Oscar del teatro dei ragazzi del Polesine che giunge alla terza edizione con ben 13 gruppi teatrali in gara appartenenti a vari comuni della provincia di Rovigo. Il Premio Tomeo gode del patrocinio di numerosi comuni, di Arteven, del Ministero della Cultura e della Regione del Veneto, oltre al sostegno di ditte private. Si tratta di una occasione importante offerta a giovani e giovanissimi che, coinvolti nel progetto culturale, hanno la possibilità di crescere insieme esprimendosi con il linguaggio vivo del teatro. Il premio si ispira al Gatto Tomeo, personaggio positivo  ed interprete di molti racconti, ideato e disegnato dall’artista Polesano Alberto Cristini. 

Un concorso a tutto tondo, un vero oscar del teatro per i ragazzi dotato di una qualificata giuria che avrà il duro compito di assegnare i premi ai vincitori nella serata conclusiva che si svolgerà nella prestigiosa cornice del Teatro Ballarin di Lendinara il 27 maggio. La serata loredana si è svolta nel Teatro del Centro Sociale di Loreo gremito in ogni ordine di posti. In gara la prima di “Mani per Crescere” spettacolo scritto dai ragazzi  delle classi 3C di Rosolina e 3A e 3B dell’Istituto Comprensivo di Loreo. In scena gli stessi autori del lavoro teatrale, circa 30 allievi impegnati nella recitazione e nelle esecuzioni musicali dal vivo.

Sul palcoscenico il racconto di una storia vera, la storia di Marco che a causa di un banale incidente sportivo si ritrova proiettato in una nuova dimensione caratterizzata da un handicap fisico inaspettato. Per questo suo essere diventato “sordo” viene presto preso di mira dal branco dei bulli che non perde l’occasione per il dileggio tipico di chi ritrova nel branco il coraggio di esprimersi negativamente. Marco in questa sua nuova esperienza non si ritrova solo e grazie ad un gruppo di amici viene avvolto da un clima di positività. Un gruppo di amici che non esista a difenderlo in ogni occasione e che con lui si apre ad un percorso di piena inclusione che porterà tutti alla creazione di una proposta teatrale con musica e canti espressi anche con la Lingua dei segni italiana (Lis). Grazie alla crescita ed al rafforzamento dei rapporti d’amicizia il gruppo non solo esprime la propria volontà di  protezione nei confronti dei bulli, ma cresce anche nei risultati di studio che permette a tutti i partecipanti di godere non solo di momenti di spensierati momenti artistici ma di poter contare anche sull’impegno condiviso dello studio utile alla crescita collettiva. Lo spettacolo è un crescendo di confronti con il gruppo dei bulli che, passo dopo passo, perde alcuni componenti che vedono i valori positivi espressi dal gruppo di Marco e decidono di fare il grande salto per aggregarsi e rinnegare un passato che ha portato solo negatività. Gran finale con la totale adesione al gruppo  di tutti i bulli,  eccetto  uno che si ritroverà solo…ma anche per lui le porte rimangono aperte…..

L’intero spettacolo ha rappresentato un crescendo di emozioni che ha letteralmente pervaso il pubblico soprattutto nella corale scena finale cantata da tutti i protagonisti espressi con la voce e con le mani nella lingua dei segni. Bravissimi nell’esecuzione di “Credo negli esseri umani” di Marco Mengoni, talmente partecipata che al termine dell’esecuzione molti fra il pubblico e fra la giuria non trattengono lacrime di emozioni seguito da fortissimi applausi e dalla richiesta del bis. Fra il pubblico moltissimi genitori e l’intera comunità di Loreo espressa dalla partecipazione dell’arciprete Don Angelo Vinello, del sindaco Moreno Gasparini con alcuni assessori e del senatore Bartolomeo Amidei. Il dirigente scolastico Romano Veronese ha espresso i ringraziamenti più vivi e calorosi per l’ottimo lavoro dei ragazzi e per gli insegnanti che hanno seguito passo passo lo svolgere di ogni fase di preparazione fino a giungere alla totale autonomia dei ragazzi nel gestire l’intero spettacolo. Nei saluti finali sono state toccanti la parole dell’attrice e cantante lirica Cristina Miriam Chiaffoni che ha sottolineato quanto il tema dell’inclusività e del combattere l’indifferenza, ben rappresentato dai giovani artisti, sia quanto mai attuale e necessario. Nei saluti finali l’emozione era forte anche nella voce di  Irene Lissandrin, direttrice artistica di Arteven, che ha espresso le vive congratulazioni ed interpretando il sentire dell’organizzazione ha invitato i giovani a rappresentare la loro interpretazione finale anche nella serata conclusiva del premio a Lendinara. L’esecuzione del bis di “Credo negli esseri umani” ha siglato la chiusura del sipario con applausi ancora più vigorosi e sentiti. Per quanti erano presenti il messaggio proposto dai giovani artisti è arrivato forte e chiaro colpendo il cuore di tutti. Per loro un risultato di immediata e meritata soddisfazione del successo raccolto a caldo ed ora si incrociano le dita in attesa della serata conclusiva del 27 maggio! 

 

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