Porto ViroRovigosanità

Case di riposo e cliniche in affanno a causa del numero di contagiati.

ROVIGO-Una situazione che torna ad essere critica per il numero di casi che si contano fra gli operatori sanitari delle strutture private, con assenze sempre più numerose e personale costretto a turni sempre più insostenibili. E non si può più parlare di una situazione di emergenza eccezionale, perché ormai da oltre due anni sembra essere diventata la regola, con tutte le difficoltà che vengono scaricate sulle spalle dei lavoratori. Non fingiamo di essere sorpresi, poi, se tutti fuggono nel pubblico e nel privato non si trovano più operatori. Tre in particolare i casi che, come Uil Fpl vogliamo evidenziare.

Il primo è quello di Villa Tamerici, struttura residenziale per anziani di Porto Viro, dove fra pazienti e operatori i contagi sono ormai circa una cinquantina e dove, per far fronte alle assenze, si continuano a spostare Oss e infermieri da una parte all’altra, con carenze nei protocolli e e nella gestione, e con i contagiati che non vengono sostituiti così che quelli che restano in servizio si trovano sottoposti a carichi di lavoro sempre più pesanti. Siamo arrivati anche al paradosso che è stato richiesto ad un Oss di svolgere una funzione propria delle mansioni infermieristiche. C’è stato spiegato che si è trattato di un errore, di un malinteso, ma questo fatto è sufficiente a far capire la situazione di confusone e difficoltà. Per questo abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con i vertici della struttura, perché il quadro è davvero preoccupante.

Una richiesta di incontro l’abbiamo formulata anche alla Casa di cura Città di Rovigo, perché sono ormai quasi tre settimane che gli operatori si trovano a fronteggiare assenze su assenze, arrivando a trovarsi turni con non garantivano l’obbligatorio riposo di 11 ore fra un turno e l’altro. La soluzione è stata semplicemente quella di spostare di mezz’ora l’ingresso alla mattina, dalle 7 alle 7.30, ma lasciando in questo modo in servizio in quel lasso di tempo un solo infermiere in servizio rispetto ai due previsti. Enormi difficoltà anche alla Casa di cura di Madonna della Salute di Porto Viro, dove è stata riaperta un’ala di ricovero per pazienti Covid, mentre risultano contagiati anche un paio di operatori, così che, con protocolli a nostro avviso non ottimali per la gestione in sicurezza dei reparti, si continua a ricorrere allo spostamento del personale da una parte all’altra. Attilio Minichini segreteria provinciale Uil Fpl Rovigo.

Commenta tramite Facebook
Condividi con i tuoi amici