Matteo Varagnolo guida l’emozione sul Bazzani 1887 Straordinario successo per il concerto di Ca’ Venier.
CA’ VENIER, PORTO TOLLE-(RO)-Freschezza, gioia, calore natalizio hanno colorato la chiesa di San Nicolò, colma di spettatori per il tradizionale concerto del Festival Antichi organi del Polesine, che si è svolto sabato pomeriggio, 28 dicembre. Il direttore artistico, maestro Nicola Cittadin ha introdotto l’evento ringraziando gli organizzatori: Asolo musica, Mic, Regione del Veneto, il patrocinio di Provincia di Rovigo e Diocesi di Chioggia ed il fondamentale contributo del Comune di Porto Tolle, che quest’anno ha predisposto uno schermo con la videoproiezione dell’organista e dello strumento in cantoria. Proprio attraverso lo schermo, Cittadin ha potuto raccontare l’organo Giacomo Bazzani del 1887, ultima propaggine della scuola veneta, indicare i suoi tasti originali d’avorio a misura di pianoforte, la pedaliera a leggìo, i registri che si tirano a sinistra per l’influenza della tecnica costruttiva lombarda. “Uno strumento unico nel Delta – ha detto – un’opera tutelata dalla Sovrintendenza delle Belle arti e ne siete voi i custodi”. Il sindaco Roberto Pizzoli ha posto l’accento sul legame identitario tra strumento e territorio: “Questa è una terra giovane – ha ricordato – ma ricca di storia. San Nicolò è una delle più antiche chiese; questa musica l’ascoltavano già i nostri bisnonni: è un linguaggio universale con cui possiamo abbracciare gli altri”.
Alla consolle del Bazzani, una giovane promessa del mondo organistico nazionale, come Matteo Varagnolo, originario di Piove di Sacco (Pd), già diplomato di primo livello al Conservatorio Pollini di Padova, attualmente studente del Master di Organo concertistico dell’Università della musica e delle arti interpretative, a Vienna. Varagnolo ha portato una ventata di freschezza e di emozione eseguendo il programma con delicata precisione e tecnica, valorizzando tutte le sonorità dell’organo, sia quelle più flautate che i registri operistici. “Venite adoremus, pastorali organistiche tra ‘700 e ‘800” era il titolo del concerto che rimanda a brani composti sulla scia della musica strumentale delle zampogne e dei canti popolari della tradizione del sud, musiche dolci, note tenute, tenere cantilene del tempo natalizio. A partire da “Introduzione e pastorale” di Bernardo Pasquini (1637-1710), la Pastorella Bwv 590 di Johann Sebastian Bach, la “Sinfonia con adagio pastorale” di Gaetano Valeri (1760-1863). Nel mezzo, due aperture di straordinaria armonia: l’Andante in Fa magg Kv 616 di Amadeus Mozart e, soprattutto, il Concerto in Re min Bwv 974 di Alessandro Marcello (1673-1747), il cui struggente Adagio, trascritto da Bach per tastiera, è noto per essere diventato il tema portante del film “Anonimo veneziano” diretto da Enrico Maria Salerno nel 1970.
Lunghissimi applausi e tanta soddisfazione nel pubblico che ha lodato l’arte dell’organista. “Questo è il risultato di tanta costanza e anni di preparazione – ha commentato il parroco padre Fiorenzo Biasibetti – costanza di Matteo e dei suoi genitori, che sono qui stasera. Il suo lavoro è un servizio per gli altri”. L’amministrazione comunale, presente anche col presidente del consiglio Alberto Bergantin, ha preparato un omaggio per il musicista.
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