Porto ViroSuccede in città

UNA GITA SPENSIERATA NEL DELTA DEL PO PER GLI OSPITI DEL “GABBIANO”.

PORTO VIRO-(RO)-Gli ospiti della Residenza sanitaria assistenziale per disabili “Il Gabbiano” in  navigazione sul Delta del Po. Un pomeriggio di socializzazione e di inclusione sociale per migliorare il benessere e  la qualità di vita dei disabili.

La navigazione del Delta del Po, alla scoperta di una natura ancora incontaminata, tra coltivazioni di mitili, uccelli marini e una grandissima varietà di piante acquatiche, è una esperienza bellissima per chiunque e lo è stata ancora di più per gli ospiti della Residenza sanitaria assistenziale per disabili “Il Gabbiano” che la settimana scorsa hanno vissuto un’;esperienza davvero unica.

Grazie alla collaborazione con i volontari Claudio e Carlo dell’associazione Anteas, che hanno messo a disposizione due pulmini attrezzati, un gruppo di residenti della RSA Il Gabbiano, gestita da Coopselios, sono partiti da Porto Viro alla volta di Marina di Porto Levante, dove si sono imbarcati sul traghetto che li ha accompagnati alla visita dell’oasi naturalistica del Delta del Po. Un’esperienza davvero unica per i partecipanti, che hanno dimostrato tutta la loro gioia, tra ammirazione e stupore, caratterizzata anche dall’utilizzo di un mezzo di trasporto – la barca – su cui molti di loro non avevano mai viaggiato.
Il pomeriggio trascorso fuori dalla struttura di Porto Viro si è concluso con una sosta al Rifugio Il Ghebo, un capanno di pescatori situato nel cuore del Delta del Po, trasformato in un efficiente e piacevole bar ristorante. Ad aspettare il gruppo de Il Gabbiano, i gestori Cristian Azzalin e Alessio Fonsato che hanno accolto affettuosamente gli ospiti, offrendo loro una ricca merenda.

“Per i residenti de Il Gabbiano questa gita ha rappresentato un importante momento di rilassamento, grazie ai numerosi stimoli sensoriali offerti dalla natura” ha spiegato l’educatrice Alessia Zanini. “Iniziative come questa incidono molto positivamente sul generale benessere dei nostri residenti – ha concluso l’educatrice Zanini – le esperienze di convivialità e di socializzazione contribuiscono a creare processi positivi di inclusione sociale in grado di migliorare la qualità della loro vita e siamo davvero molto grati ai gestori del Rifugio Il Ghebo e ai volontari dell’associazione Anteas per aver contribuito con generosità alla buona riuscita di questa giornata”.

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