Appello ai sindaci per vietare i botti e vigilare, a tutela delle persone, degli animali e dell’ambiente.

L’appello viene dai consiglieri regionali dell’Intergruppo Tutela Animali composto dai dem Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon, assieme al portavoce dell’opposizione, Arturo Lorenzoni e dalla esponente di Europa Verde, Cristina Guarda. “C’è una crescente sensibilità e consapevolezza circa i gravissimi danni che i botti possono causare, ma i provvedimenti sono spesso tardivi e inefficaci dal punto di vista giuridico, oltre a non essere seguiti dai necessari controlli per verificarne l’applicazione. Serve dunque un impianto normativo strutturale”. I consiglieri, alla vigilia delle feste di Capodanno, ricordano che “questo appuntamento si traduce puntualmente in un bollettino di guerra, tra feriti dopo aver maneggiato o essere stati colpiti da petardi e moltissimi casi di cani e gatti fuggiti per il terrore e smarriti, feriti o morti perché urtati dalle auto. Sono numerosi anche gli animali selvatici che, vagando disorientati, vengono investiti, muoiono di infarto per il terrore o si schiantano contro alberi, muri o cavi elettrici, come accaduto lo scorso anno a Roma per migliaia di Storni”. “La LIPU – proseguono – ha inviato nelle scorse settimane una nuova lettera al presidente dell’Anci, Antonio De Caro per chiedergli di intervenire sui Comuni affinché emanino ordinanze di divieto di commercializzazione e utilizzo di articoli pirotecnici rumorosi, e affinché, inoltre, facciano tutto il necessario per la loro concreta attuazione. E anche i singoli cittadini posso contribuire a questo cambiamento chiedendo direttamente alle loro amministrazioni locali di assumere iniziative e provvedimenti concreti di tutela. I botti non sono un segno di festa ma di inciviltà che va eliminato dalle nostre abitudini. Festa – concludono Zanoni, Bigon, Lorenzoni e Guarda – significa ben altro: rispetto della sicurezza di tutti ed amore per gli animali indifesi. Il botto di Capodanno facciamolo con la bottiglia di vino buono”.
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