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ROVIGO-Ritorna la rassegna “Antichi Organi del Polesine”.

Quattro concerti alla scoperta di un patrimonio da salvare e valorizzare. Primo appuntamento sabato 2 dicembre a Rovigo nel Tempio della Rotonda.

Presentata a palazzo Celio, sede della Provincia, la XV edizione della rassegna “Antichi Organi del Polesine”, in programma dal 2 al 23 dicembre. Quindici anni: un risultato importante per una manifestazione concertistica che è entrata a pieno titolo nel panorama delle stagioni concertistiche nazionali e riconosciuta tra le iniziative di maggiore spessore culturale del territorio regionale. Un’avventura intrapresa da alcuni appassionati con l’intento di promuovere, attraverso concerti, la valorizzazione, la conservazione e il recupero del considerevole patrimonio organario custodito in alcune chiese del nostro territorio, scrigni preziosi di arte e spiritualità. Una felice intuizione che, solo grazie al fondamentale apporto fornito dall’associazione Asolo Musica, ha potuto concretizzarsi e giungere al prestigioso traguardo. Anche quest’anno la manifestazione, inserita nel circuito regionale “Cantantibus Organis”, è realizzata grazie al finanziamento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Veneto e dei Comuni di Rovigo, Lendinara, Porto Tolle e Costa di Rovigo, e gode del patrocinio dell’amministrazione provinciale. Importante anche il supporto concesso da RovigoBanca, sponsor ormai storico dell’iniziativa. A presentare la manifestazione sono intervenuti Chiara Paparella, responsabile dell’organizzazione, e Federico Pupo, direttore artistico di “Asolo Musica – Veneto Musica”. Il Polesine possiede uno straordinario e prestigioso patrimonio organario. – Ha dichiarato Chiara Paparella – Gli antichi organi a canne sono strumenti di grande raffinatezza e pregio, bisognosi di continue cure e attenzioni. Lo scopo principale che muove la nostra iniziativa è di metterli nelle condizioni di suonare almeno una volta all’anno, facendoli apprezzare al pubblico attraverso l’offerta di una programmazione varia e accattivante». A farle eco Federico Pupo, il quale ha dichiarato «Gli organi storici presenti nella provincia di Rovigo assomigliano a quelli esistenti in molte altre località del Veneto. Sono parte del lascito artistico e culturale della Serenissima. L’associazione Asolo Musica opera in sinergia con le pubbliche amministrazioni affinché si creino le condizioni per valorizzare questo patrimonio organario di tradizione veneta. Valorizzare vuol dire usare queste opere d’arte. Gli organi perciò devono essere suonati ed ascoltati. Colgo l’occasione per ringraziare l’assessore regionale Corazzari per la sensibilità dimostrata nei confronti di questo progetto». Tra i presenti, in rappresentanza dei comuni partner dell’iniziativa, l’assessore alla Cultura del Comune di Rovigo, Alessandra Sguotti, e l’assessore alle manifestazioni e agli eventi del Comune di Lendinara, Francesca Zeggio. «Sono felice che la rassegna venga inaugurata nel Tempio della Rotonda – ha dichiarato l’assessore Sguotti – Rovigo è inondata di iniziative culturali, a testimoniare che la città è viva, le eccellenze sono tante e il ritmo è rock». Per l’assessore Francesca Zeggio «Solo attraverso le sinergie tra associazioni, pubbliche amministrazioni e sponsor è possibile mantenere in vita appuntamenti culturali di nicchia capaci di testimoniare la ricchezza e la particolare vitalità del nostro territorio. La necessità di fare cultura deve incrociarsi con l’esigenza di educare il pubblico e sollecitarlo ad essere presente anche a questo genere di appuntamenti». Giudizi che trovano completamente d’accordo Ferdinando Pezzuolo, intervenuto in rappresentanza di RovigoBanca, che ha ricordato come sia proprio nella natura di una banca del territorio operare in rete e dare sostegno a progetti ampiamente condivisi con il territorio di pertinenza. In sostanza, ancora una volta tutti pronti a valorizzare il territorio polesano attraverso le sue chiese, custodi di organi storici, macchine sonore che destano meraviglia. L’edizione 2017 si articolerà in quattro appuntamenti che, con cadenza settimanale, si svolgeranno all’interno di altrettante chiese, oltrepassando i secolari confini territoriali delle Diocesi di Adria/Rovigo e di Chioggia. Per quel che ha riguarda la programmazione artistica, la rassegna si caratterizzerà con formazioni in trio e duo molto interessanti. L’organo sarà abbinato a tromba, voce, fisarmonica, violino e al flauto dolce. La manifestazione sarà inaugurata sabato 2 dicembre a Rovigo con lo strumento del magnifico Tempio della Beata Vergine del Soccorso “La Rotonda”, costruito nel 1767 da Gaetano Callido. Protagonista della serata l’interessante formazione composta da Nicola Lamon all’organo, Chiara Arzenton al violino e Fabiano Martignago che si esibirà al flauto dolce. L’ensemble proporrà un programma che tocca due delle principali aree dell’Europa barocca, che determinarono gusti e diffusione della musica del tempo: l’Italia e la Germania. Attraverso le sonorità del flauto dolce, del violino e dell’organo, l’ascoltatore verrà guidato alla scoperta di suoni, stili e prassi esecutive dell’epoca. Sempre un Callido, quello del 1782 custodito a Costa di Rovigo, nella Chiesa di San Rocco, sarà posto al centro dell’attenzione nel successivo appuntamento di domenica 10 dicembre. Il concerto ospiterà un’inedita compagine strumentale che vedrà dialogare l’organo, suonato dal M° Daniele Toffolo, con la fisarmonica del veneziano Luca Piovesan. In programma brani di Albéniz, Mozart, Frescobaldi, Bach e Bellini.

Il terzo evento si terrà venerdì 15 dicembre nella piccola località di Ca’ Venier (Porto Tolle). All’organo della Chiesa Arcipretale di S. Nicolò Vescovo, creato da Giacomo Bazzani nel 1887, il M° feltrino Deniel Perer, accompagnato dal giovane soprano bellunese Paola Crema, proporrà un programma con musiche di Häendel, Scarlatti, Vivaldi e Mozart. Con il concerto natalizio di sabato 23 dicembre a Lendinara, infine, calerà il sipario sulla interessante rassegna. A catturare l’attenzione del pubblico presente nella Chiesa di San Biagio sarà l’esibizione del duo composto da Silvio Celeghin (organo) e Fabiano Maniero (tromba). Il repertorio della serata, composto da musiche di Gervaise, Bach, Albinoni, Daquin e Piazzolla, miste a brani tradizionali, contribuirà a impreziosire le splendide sonorità dell’organo Malvestio, datato 1926, donando ulteriore magia e atmosfera all’evento. Ancora una volta la rassegna “Antichi Organi del Polesine” si caratterizza per la sensibilità culturale di una proposta artistica che ha consentito di definire un programma in grado di onorare le caratteristiche degli strumenti su cui si svolgeranno i concerti, esaltando la qualità dei repertori e scegliendo, per ogni concerto, gli esecutori più adeguati. Tutti i concerti, sempre a ingresso libero, avranno inizio alle ore 21,00. Per informazioni: Tel. 328 4532974 – Facebook: Antichi Organi del Polesine.

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