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8 marzo ore 16 a Porto Tolle. Un’Assemblea per parlare del Futuro della Pesca nel Polesine.

PORTO TOLLE-(RO)-Si terrà venerdì 8 marzo alle ore 16:00, presso il Palazzetto dello Sport di Porto Tolle, un’assemblea generale aperta a tutti i pescatori e alla cittadinanza del Polesine. L’incontro è stato indetto a causa della grave situazione critica del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine di Scardovari.
A renderlo noto il comitato UNITI PER LA PESCA, costituito da pescatori per migliorare la carenza di informazioni, affrontare le sfide economiche che colpiscono il settore ittico, e il rischio della perdita dei permessi di pesca.

Tra i punti chiave all’ordine del giorno che verranno trattati:
1. Situazione Economica Critica: La mancanza di produzione di vongole veraci ha creato una situazione insostenibile per i pescatori, con ricadute pesanti sulla stabilità economica, specialmente per le lavoratrici.
2. Progetto di Assegnazione delle Lagune: La proposta di assegnare parti delle lagune alle singole cooperative è vista con scetticismo, poiché potrebbe portare a disparità economiche tra i pescatori e mettere in discussione i loro diritti esclusivi di pesca.
3. Richiesta di Unità: Il mondo della pesca necessita di unità e di una programmazione seria. Il comitato chiede trasparenza e una solida programmazione per affrontare le sfide attuali e future.
4. Creazione di un Gruppo di Lavoro: Il comitato propone la costituzione urgente di un gruppo di lavoro o una “conferenza di servizi” con esperti provenienti dalle università, dalle istituzioni e dal mondo della pesca. Questo gruppo avrà l’obiettivo di gestire e monitorare costantemente le lagune, affrontare le problematiche legate alla pesca e garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria delle lagune.

L’assemblea sarà aperta a tutti i pescatori, alle cooperative, alle istituzioni locali e a chiunque sia interessato al futuro della pesca nel territorio del Polesine. La partecipazione delle autorità locali, dell’Assessore Regionale alla pesca e del Presidente della Provincia di Rovigo è particolarmente auspicata, poiché è a rischio il futuro di ben 1462 pescatori e dell’intera economia della regione.

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