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oasi felina a Porto Viro è un’opera necessaria per la comunità

(Porto Viro, 25 Gennaio 2016)”La realizzazione dell’oasi felinaGatti-randagi a Porto Viro è un’opera necessaria per la comunità, per questo  22mila euro non sono  una spesa inutile  -a parlare è Rina Bovolenta, presidente dell’Oasi  Onlus  che respinge al mittente le polemiche sullo spreco di denaro pubblico per la realizzazione dell’oasi  per gatti  -. “I consiglieri dell’attuale minoranza sono quelli che in 5 anni di amministrazione sono riusciti a darmi 200 euro all’anno, quando andava bene. E niente più. Ora finalmente, con questo nuovo sindaco giovane, la nuova amministrazione  ha capito il problema e mi sta venendo incontro, attivandosi per realizzare un’oasi per quei gatti   incidentati o con problemi fisici che nessuno vuole adottare, ma che hanno tutto il diritto di vivere dignitosamente in un luogo dedicato a loro, dove persone volontarie possono accudirli”. In questi 30 anni  di esistenza del sodalizio Oasi, è diventato di uso comune per i cittadini, fare riferimento alla “Rina dei gatti” e ai suoi volontari quando si presenta un problema di gatti feriti o abbandonati. Una realtà,  frutto del  lavoro dei volontari che a titolo gratuito e non per questo poco importante, essendo disponibili 24 ore su 24 per la cittadinanza, agiscono in maniera  sinergica con l’ulss  e i veterinari del territorio curando la salute e le condizioni di vita  dei gatti di proprietà anche di famiglie in difficoltà economica e di quelli che vivono nelle colonie feline, compatibilmente  con le esigenze di igiene pubblica previste dalla normativa regionale vigente, relativa agli animali d’affezione e di prevenzione del randagismo. “L’associazione –spiega la Bovolenta-si è infatti presa in carico le spese si sterilizzazione dei gatti di proprietà di  diverse famiglie in difficoltà economica, sostenendosi con la festa del bastardino che viene organizzata a primavera. Quest’anno sarà l’8 maggio. Per far capire che 22 mila euro sono un’inezia -conclude la Bovolenta- basti pensare che mediamente all’anno come volontari raccogliamo  un centinaio di gatte  che una volta fatte sterilizzare dai veterinari vengono rilasciate nelle colonie feline. Se consideriamo che mediamente la chiamata al cinovigile è di 100 euro a carico del comune e di circa 70/80 euro per ogni sterilizzazione, sempre a carico del comune,  si fa presto a fare i conti della serva dei soldi pubblici che vengono spesi. Solo che non ci accorgiamo dell’uscita di tali spese pubbliche perché non è una notizia da prima pagina”.

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