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TAGLIO DI PO-CIRCOLO Partito Democratico sulla vicenda immigrati.

TAGLIO DI PO 22 luglio 2017-Partito Democratico CIRCOLO DI TAGLIO DI PO Assistiamo all’ennesima strumentalizzazione da parte della minoranza per attaccare il Sindaco e la Giunta di Taglio di Po.
Di fronte ad un tema così importante che coinvolge l’intera comunità tagliolese, si auspicava nei fatti, e non solo a parole (vista l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno approvato nel Consiglio comunale straordinario di martedì scorso), l’unitarietà tra le forze politiche presenti in Consiglio e non solo. E invece, nel corso della serata di martedì con il Prefetto, si scopre una pianificazione ad hoc per portare i profughi a Taglio di Po prima delle elezioni amministrative dello scorso 11 giugno, in modo tale da impedire la rielezione del Sindaco Siviero.
Se il sig. Fuso, titolare dell’impresa che gestirà i profughi all’Hotel Mancin, dice la verità (auspichiamo che le autorità deputate verifichino in breve tempo come si sono svolti i fatti e portino alla luce la verità), l’avvocato Luca Azzano Cantarutti, legale della Mancin Valentino srl, esponente di “Indipendenza Noi Veneto” che vedeva un proprio rappresentante all’interno della lista civica “Per Taglio di Po uniti con Layla sindaco” nonché sostenitore politico di Layla Marangoni, che ruolo effettivo ha avuto in tutta questa vicenda?
E in più ci chiediamo: chi sapeva, prima del 4 luglio, dell’arrivo degli immigrati a Taglio di Po? Di sicuro non il Sindaco Siviero, come hanno confermato più volte il Prefetto Caterino e lo stesso Fuso.
Nel momento stesso in cui la Prefettura ha annunciato l’arrivo degli immigrati il Sindaco si è da subito attivato per cercare di affrontare la situazione, cercando il coinvolgimento di tutti, ma ottenendo in realtà solo denigrazione e voltate di spalle.

Di fronte alle manifestazioni di dissenso di una gran parte della popolazione tagliolese il Sindaco si è fatto giustamente portavoce della sua comunità, intervenendo diverse volte col Prefetto per chiedere di evitare di portare i profughi a Taglio di Po. Siamo però consapevoli che la decisione spetta al Prefetto, ma altrettanto convinti che il Sindaco si adopererà, a livello locale e non, per contribuire alle istanze che da più parti arrivano e che chiedono un cambiamento di rotta nella gestione dei flussi migratori.
Sappiamo che il compito che aspetta al Sindaco e alla sua amministrazione non è semplice, ma come Partito Democratico tagliolese saremo convintamente al suo fianco.

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